Una dettagliata trama da Maurizio:
Ho visto questo film in televisione quando la TV, almeno in casa mia, era in bianco e nero. Non ricordo l’anno preciso, ma siamo sicuramente prima del 1972. E’ possibile che la pellicola stessa fosse in bianco e nero. Ho pochi ricordi, purtroppo. Nella prima parte, credo che prenda forma una storia d’amore. Sembra una garbata commedia sul romantico. Poi un fatto inaspettato: un disco volante atterra in un vulcano spento.
Grande agitazione, panico diffuso, ma una trasmissione radio ripete piu’ o meno “Salve Terrestri, veniamo in pace, se volete visitare il nostro disco volante vi bastera’ venire qui, ci fara’ piacere”. Si forma una immensa fila indiana, tutti vanno fin su questo vulcano spento (ricordo che il set mi fece pensare ad un grande spiazzo rotondo con un muro di terra e roccia tutt’intorno). Anche il protagonista vi si reca, timoroso per la sorte della neo-fidanzata, dopo aver inutilmente invocato aiuto dalle forze dell’ordine: tutti sono sicuri che il messaggio radio sia veritiero e nessuno lo ascolta. Giunti al vulcano, si scopre che tutti camminano come in trance, ed entrano senza sosta nella navicella (ma nessuno esce). Poco dopo si scopre che appena dentro al disco volante vengono ridotti a minime dimensioni e poi stipati dentro una specie di… acquario. Saranno deportati su altri pianeti, non so più per quale scopo. Inoltre l’amichevole -ed ipnotico- messaggio radio risulta essere un nastro, trasmesso da un macchinario. Appena dentro, il protagonista si libera dei vestiti “umani”, e purtroppo il ricordo si fa sfocato. Forse si trattava di un alieno lui stesso (ma di…qualche altro pianeta), o forse era una specie di super-eroe prototipo di quelli odierni. Infatti non riesco a focalizzare se -tolti i vestiti- fosse rimasto in costume, calzamaglia, abito alieno…o che cos’altro. Son sicuro solo di due cose:
1) il disco volante NON aveva equipaggio vivente, ma era completamente gestito da una specie di enorme cervello pieno di elettrodi, che galleggiava in un liquido e viveva dentro un contenitore trasparente.
2) il “costume” del nostro eroe aveva sulla testa una specie di fregio, simile ad una mezzaluna. Dopo averlo assalito con un paio di androidi che vengono sconfitti, il cervellone gli aizza contro gli stessi umani, che continuano ad arrivare. Quando ormai è quasi bloccato dalla folla, e sembra inevitabile colpire gli umani, con un gran colpo di scena (per l’epoca) il protagonista afferra e stacca quella specie di mezzaluna, che si rivela una efficace arma (simile al boomerang) e la scaglia verso il…contenitore dell’alieno, producendo una serie di danni che appaiono come scintille e che alla fine lo uccidono. Un secondo più tardi tutti gli umani prendono ad uscire “dall’acquario” e dall’astronave, in preda ad uno stato di ebbrezza confusionale. Si forma una folla incredibilmente numerosa, il salvatore ritrova in mezzo agli altri la sua fidanzata e più o meno il film finisce qui. Mi ricordo solo questa parte finale del film: così ho cercato di descriverla meglio possibile – nella speranza che un dato particolare possa risvegliare in qualcuno di voi un remoto ricordo.
In tutti questi anni ho cercato più volte qualcuno che lo conoscesse, ma finora sembra che quel film l’abbia visto solo io…in ogni caso, anche se non sarà possibile scoprire il titolo, ringrazio comunque tutti per l’attenzione.